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Monday, 28 April 2014

L'aspirazione dell'H in inglese

L'eterno dilemma... quando pronuncio la H e quando no?


Spesso sento dire: "Ieri sera ho cercato di guardare un film, ma non c'ho capito niente"... beh dai, è normale non capirci granché quando si comincia a studiare una nuova lingua... peggio è se continuate a non capirci nulla anche dopo averle dedicato parecchio tempo... e sottolineo 'parecchio'...
  
Sicuramente l'allenamento, lo studio, il mettersi alla prova quotidianamente sono tutte cose che fanno benissimo, ma non c'è dubbio che spesso la difficoltà nell'ascolto deriva proprio da una nostra cattiva pronuncia. 

Ovviamente noi italiani troviamo difficile pronunciare quei tipici suoni inglesi come - per esempio - la fricativa dentale sorda /θ/ o quella sonora /ð/ (vedi il post precedente) che in italiano non esistono. Un altro esempio è quello della H... mi direte voi 'ma la H in italiano esiste...' sì, certo che esiste, però la funzione della H in italiano è quella di rendere "duri" i suoni C e G davanti alle vocali I e E, oppure quella di seguire le vocali nelle interiezioni (cioè nelle esclamazioni)...  


   Oh mamma, ma che bello!!!

Quindi, dato che in inglese è un'aspirazione e in italiano no, l'errore più comune che facciamo è quello di non pronunciarlo... o - in preda al senso di colpa - di pronunciarlo quando non dobbiamo... per esempio, capita - ed è abbastanza normale all'inizio - di non pronunciarlo su parole come 'hate' (odio, odiare), o 'hit' (colpo) per poi sentire l'aspirazione su 'even'... avete presente il film 'My fair lady' di George  Cukor con Audrey Hepburn e Rex Harrison in cui quest'ultimo interpreta la parte di un famoso glottologo che, per scommessa, deve trasformare una povera fioraia in una donna dell'alta società? Eliza Doolittle parla il cockney dove l'H non si pronuncia... guardate un po' la tecnica usata dal prof. Higgins per correggere la sua 'resa'... 
potrei prendere spunto e farlo a lezione... 


Quindi, non si dice /Ave you hever been to London...?/ ma /have you ever been to London?


 è molto importante aspirare le parole laddove necessario, dato che l'aspirazione - in inglese - crea la cosiddetta 'opposizione distintiva' (cioè crea due parole di significato distinto). Per esempio:

HATE (odiare, odio) --> ATE (è il passato di 'EAT' mangiare)

HILL (collina) --> ILL (malato)

HOLD (presa, tenere) --> OLD (vecchio, anziano...)

HEAR (sentire, udire) --> EAR (orecchio)

HEART (cuore) --> ART (arte)

HARK (ascoltare, ricordare) --> ARK (arca)

HEAT (calore, scaldare) --> EAT (mangiare)

Tenete a mente che la H è una consonante e pertanto verrà preceduta dall'articolo indeterminativo /a/ e non /an/ (es. I'm looking for a hotel - sto cercando un hotel - e non I'm looking for an hotel). Spulciando qua e là tra i forum dedicati all'inglese ho potuto notare che c'è molta confusione tra i madrelingua stessi su quali parole vengono aspirate e quali no... c'è chi dice che hotel non sia da aspirare, ma questo 'signori e signore' è sbagliato, per lo meno dal punto di vista del Queen's English... l'American English invece è un argomento a parte e meriterebbe un post tutto suo (tra le tante parole erroneamente non aspirate, troviamo pure herb - erba, pianta erbacea - per gli americani, la pronuncia di herb con l'aspirazione, non significa pianta erbacea, ma sarebbe il diminutivo di Herbert...)

Ci sono parole poi che, pur avendo la H ad inizio parola, non vanno aspirate essendo l'H muta, come in italiano. Tra queste parole abbiamo: hour (infatti si dice 'an hour ago') honour, honest, heir e i loro derivati...

That's all ... bye bye!!!

Vale





Thursday, 17 April 2014

Take part in the 1° "TH-pronunciation competition"...

Uno dei primissimi temi, che di solito si affrontano nei corsi di inglese, sono quelli relativi alla pronuncia.  Qual è il suono più antipatico per noi italiani? Mh... penso di saperlo... il famoso TH...

Lo sapevate che noi italiani non siamo gli unici ad avere difficoltà di pronuncia? Ad un primo stadio di apprendimento, in genere tendiamo a riprodurre la:
           fricativa dentale sorda                    ...e la...              fricativa dentale sonora

come una /f/ e una /v/ o come una /t/ e una /d/ , e così dicendo carri armati "tanks" /tanks/ al posto di  grazie "thanks" /θæŋk/ o dose "dose" /dəʊs/ al posto dell' aggettivo/pronome dimostrativo "those" quelli /ðəʊz/... I francesi riproducono questi suoni rispettivamente con una /s/ e una /z/ ... per esempio, provate a guardare questa scena tratta dal film Elizabeth di Shekhar Kapur con Cate Blanchett e - tra gli altri - il famoso attore francese Vincent Cassel. Al minuto "1:09" il Duc d'Anjou, 'beccato' dalla regina Elizabetta mentre indossa un abito femminile dice: "What?! you stare Madame... What is it?... do you see something strange?"


Avete notato come Vincent pronuncia quel something? l'avete percepita la /s/? ecco, è un errore... provate a sentire qui... anche i russi tendono a pronunciare questi due suoni in maniera errata (ma parliamo sempre di livelli iniziali di apprendimento!). Per loro la resa di /θ/ e /ð/ è rispettivamente /t/ e /d/... praticamente come noi...

Un consiglio su come pronunciarli in maniera corretta? Beh... vi ricordate lo spot della telecom di qualche anno fa?

eccolo qui:

 quindi provate a farlo... provate a riprodurre il suono della S e della Z in mezzo ai denti, un po' come la zeppola (o meglio il sigmatismo... ma è tanto per capirci)... provate a dire SONNO e ZORRO con la lingua in mezzo ai denti e il gioco è fatto... facile no?



Un po' di sano allenamento? Ho trovato questo simpatico scioglilingua sul 'frasario' della Lonely Planet. Fatevi (o fatevi fare un video) mentre lo pronunciate... il video più simpatico verrà pubblicato con un elogio al coraggio...

The thirty-three thieves thought that they'd threat the throne throughout Thursday.

(I trentatre ladri pensarono che avrebbero minacciato il trono per tutto il giovedì...)



 ... Vale









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Chi non conosce le lingue straniere non sa niente della propria. Johann Wolfgang Goethe, Massime e riflessioni, 1833